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Cavalcavia al Trippi, il sindaco di Montagna replica al Presidente della Provincia. “Non si supera un problema sostituendolo con un altro problema”

today16 Febbraio 2024 158

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trippi
Pubblichiamo di seguito l’intervento del sindaco di Montagna Barbara Baldini

È positivo osservare che finalmente si è accesa l’attenzione riguardo alla realizzazione
dell’opera per il superamento del passaggio a livello in zona Trippi nel comune di
Montagna in Valtellina. Tuttavia, devo esprimere serie perplessità riguardo alla
visione presentata dal presidente della Provincia, Davide Menegola, con il suo
comunicato stampa del 15 febbraio.
Il presidente Menegola sembra credere che l’importo disponibile di circa 50 milioni di
euro debba essere speso a tutti i costi, anche a discapito della qualità e della
sostenibilità delle opere realizzate.
Io credo, invece, che non sia così e aggiungo che non possiamo permetterci di sostituire
un problema con un altro, soprattutto se questo comprometterà ulteriori progetti
strategici come la tangenziale prevista dal Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale. È cruciale che le risorse disponibili siano impiegate in modo oculato per
affrontare le sfide viarie nella loro complessità, anziché cercare soluzioni rapide e
superficiali che potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine. Come ho
avuto modo di dire nel corso del partecipato incontro pubblico svoltosi sabato scorso
a Montagna Piano, questo cavalcavia promuove il superamento del passaggio a
livello, ma mette un punto definitivo sulla possibilità di proseguire con la tangenziale
di Sondrio, prevista a suo tempo dalla pianificazione provinciale.
Quanto alla sua affermazione sulla necessità di “Favorire la condivisione a livello
territoriale”, per la revisione del PTCP, posso concordare, ma credo che occorra
partire da ora. È fondamentale che la pianificazione e la realizzazione delle
infrastrutture coinvolgano tutte le parti interessate e siano frutto di un processo
partecipativo e trasparente. Segnalo che questo, sino ad ora non è accaduto. Resto
dell’idea che il cavalcavia sia una pessima proposta e mi incoraggia il parere negativo
espresso dalla Soprintendenza speciale che dimostra che i tecnici incaricati dal
Comune di Montagna in Valtellina ci hanno visto giusto.
Inoltre, di recente ho ricevuto il contributo spontaneo di alcuni tecnici della viabilità
che, in linea con quanto ho dichiarato in assemblea, sostengono che la progettazione
delle intersezioni stradali del cavalcavia non è completamente rispettosa del DM 19
aprile 2006. Un interessante punto di vista che merita un necessario
approfondimento, visto che si parla di sicurezza stradale.
In conclusione, invito alla prudenza e alla riflessione nel processo decisionale.
Dobbiamo assicurarci che le risorse disponibili portino a soluzioni sostenibili e
durature, che migliorino effettivamente la sicurezza e l’efficienza della rete viaria
avendo riguardo anche ai rischi idrogeologici derivanti dalla tombatura del torrente
Davaglione e con un occhio di riguardo anche alle attività produttive ed alla qualità
della vita dei cittadini che sono giustamente arrabbiati.







Written by: Redazione

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