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Un viaggio che è molto più di una semplice trasferta didattica. Dal 15 al 19 dicembre, APF Valtellina porta i suoi studenti in Sicilia per un’esperienza di scambio formativo e culturale con l’Istituto Professionale “Rocco Chinnici” di Nicolosi, scuola gemellata con cui condivide una visione educativa fondata sulla qualità, sulla pratica e sulla valorizzazione dei territori.
Protagonisti sono gli studenti del quarto anno degli indirizzi Acconciatura, Estetica, Pasticceria e Sala Bar della sede di Sondalo, accompagnati dai docenti Erica Barbesta e Vassilios Grammenidis. Un’occasione concreta per confrontarsi con realtà diverse, ampliare competenze professionali e scoprire nuove tradizioni enogastronomiche.
L’esperienza si è aperta con l’arrivo in Sicilia e l’accoglienza nella comunità locale, tra visite culturali e una cena conviviale presso l’istituto ospitante, primo momento di incontro tra studenti e insegnanti delle due scuole. Nei giorni successivi, il programma ha alternato formazione, territorio ed eccellenze: Taormina, Isola Bella e l’incontro con l’alta cucina dello chef stellato Pietro D’Agostino, fino alle esperienze immersive legate ai prodotti simbolo dell’Etna, come il pistacchio di Bronte, l’olio extravergine e la pasticceria artigianale.
Spazio anche all’approfondimento professionale con visite a strutture di livello internazionale come il Picciolo Etna Golf Resort, tra ristorazione, accoglienza e benessere, e momenti istituzionali di confronto e auguri condivisi con la comunità scolastica siciliana.
Il viaggio prosegue con la scoperta di Catania, della sua storica Pescheria e dello street food locale, per concludersi con la visita a un’azienda d’eccellenza del territorio etneo prima del rientro in Valtellina.
Un’esperienza che lascia il segno: APF Valtellina conferma così il proprio impegno nel costruire una formazione professionale aperta, concreta e di respiro nazionale, capace di unire competenze tecniche, crescita personale e conoscenza dei territori. Perché il futuro dei professionisti di domani passa anche dal confronto, dalla mobilità e dall’incontro tra culture diverse.
Scritto da: Giuliano Padroni