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Stop ai fuochi artificiali: Legambiente invita a festeggiare il 2026 nel segno della pace e della sostenibilità

today29 Dicembre 2025

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Dire stop ai fuochi artificiali è un primo passo simbolico e concreto per iniziare il 2026 all’insegna della pace, del rispetto dell’ambiente e della tutela degli esseri viventi. È l’appello lanciato da Legambiente, che invita cittadini e istituzioni a ripensare il modo di celebrare il Capodanno e le ricorrenze, abbandonando una tradizione sempre più dannosa e anacronistica.

Il 2025 si chiude come un anno profondamente segnato dai conflitti armati, ancora attivi in Africa, Medio Oriente ed Europa, e da una lunga scia di attentati e violenze nel resto del mondo. In questo contesto, l’abitudine di festeggiare con botti e fuochi artificiali appare sempre più fuori luogo, anche per il forte richiamo simbolico alle esplosioni che quotidianamente devastano territori e popolazioni.

Secondo Legambiente, i fuochi d’artificio rappresentano una minaccia concreta per l’ambiente e la salute. Durante le esplosioni vengono rilasciate grandi quantità di polveri sottili, monossido di carbonio, anidride solforosa e metalli pesanti come bario, piombo, cromo, vanadio e stronzio. In poche ore si registrano picchi di inquinamento dell’aria paragonabili, e talvolta superiori, a quelli del traffico veicolare, con il superamento dei limiti di legge. A questo si aggiunge l’enorme quantità di rifiuti che resta su strade e piazze dopo i festeggiamenti.

Le conseguenze non si fermano all’atmosfera: residui chimici e metalli pesanti si depositano sui suoli e nelle falde acquifere, contaminando acqua e catene alimentari e mettendo a rischio la biodiversità. I botti sono inoltre causa di numerosi incidenti, spesso dovuti al mancato rispetto delle norme di sicurezza, con ustioni, lesioni permanenti, accecamenti e danni all’udito.

Gravissimo anche l’impatto sugli animali. Il rumore dei fuochi, che può raggiungere i 190 decibel, provoca forte stress, disorientamento e problemi cardiaci negli animali domestici, ma anche nella fauna selvatica e negli animali da allevamento, con effetti indiretti anche sull’uomo.

Legambiente sottolinea come esistano valide alternative ai fuochi artificiali tradizionali: laser show, spettacoli di luci, eventi musicali, lanterne a LED riutilizzabili e le cosiddette “spark”, scintille organiche luminose che non producono rumore né sostanze nocive.

«Dobbiamo ripensare il nostro modo di festeggiare – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. La transizione ecologica passa anche dalla revisione di abitudini consolidate. Il miglior augurio per il nuovo anno è poter vivere e ascoltare un ambiente in pace, festeggiando in sicurezza e nel rispetto di tutte le forme di vita, lasciandoci alle spalle una cultura di violenza e inutile crudeltà».

Un invito chiaro: per accogliere il 2026, meno botti e più consapevolezza







Scritto da: Giuliano Padroni

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