Alle 18 di giovedì 7 se ttem bre la sala “Fabio Besta ” della Banca Popolare di Sondrio, in piazza Garibaldi 16, a Sondrio , ospiterà l ’incontro pubblic o (l’ingresso è libero) dal titolo “Gli or gani storici della provincia di Sondrio: un patrimonio incommensu rabile ”.
Si tratta della presentazione del progetto di Catalogazione degli organi a canne storici di Valtellina e Valchiavenna, promosso dall’Ufficio di Arte Sacra della Diocesi di Como e sostenuto da Enti e realtà locali.
Interverranno:
• don Luca FRANCESCHINI,
direttore dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali della CEI ;
• arc h .
R oberto NESSI,
referente della Soprintendenza per la tutela degli organi storici ;
• don Nichola s NEGRINI e don Simo ne PIANI,
Ufficio Liturgico della diocesi di Como ;
• Maurizio ISABELLA e Sergio GATTI,
catalogatori degli organi storici .
La diocesi di Como ha intrapreso a partire dal 2019 un progetto di censimento degli organi storici a canne della Valtellina e della Valchiavenna.
Si tratta di un patrimonio dallo straordinario valore musicale, artistico, storico e tecnico, distribuito nell’intera provincia di Sondrio, che si caratterizza, oltre che per la quantità numeri ca, per una sostanziale e rara integrità rispetto a molti altri territori italiani.
L’inventario prevede anche il rilievo della struttura lignea che li contiene, in particolare casse e cantorie, caratterizzati spesso da decorazioni scultoree di grande qual ità.
Scopo della catalogazione è la conoscenza approfondita degli strumenti, per una migliore fruizione liturgica e musicale, la loro valorizzazione culturale, la promozione turistica, oltre che – ovviamente – la tutela degli strumenti stessi.
Il progetto è coordinato dall’Ufficio diocesano di Arte Sacra, con il coinvolgimento e supporto di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montane di Sondrio – Valchiavenna – Tirano, Fondazione Credito Valtellinese, Comune di Piuro ed altri Enti locali.
Il c ensimento, pur rallentato dalla pandemia, ha proceduto alla catalogazione sinora di circa 65 strumenti, ma lo studio preliminare ne ha individuati sul territorio oltre 130 .
A questo punto del lavoro si ritiene importante presentare al pubblico l’importanza , i risultati e le potenzialità di questa ricerca che attende ancora di essere completata e ulteriormente supportata.
La presenza del direttore nazionale dell’Ufficio Beni Culturali della CEI suggella e conferma l’importanza dell’operazione.
Destinatari dell’incontro sono le comunità coinvolte nella schedatura, i cultori di musica o di storia locale, organisti e organari, appassionati e operatori turistici del territorio.
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