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Oggi il Consiglio Regionale. Question time: diritto allo studio, sanità, transfrontalieri, infrastrutture tra gli argomenti trattati

today16 Gennaio 2024 62

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Palazzo Lombardia insegna
Nella seduta odierna, il Consiglio regionale, presieduto da Federico Romani, ha svolto il question time. Di seguito una sintesi del dibattito.

 

Convocazione del Comitato regionale per il Diritto allo Studio Universitario

Con quali tempistiche e periodicità sarà programmata la convocazione del Comitato regionale per il diritto allo studio universitario, previsto dalla legge regionale n. 33/2004 “Norme sugli interventi regionali per il diritto allo studio universitario” e sollecitato in più sedi anche dagli studenti universitari, al fine di poter affrontare con urgenza le problematiche ancora aperte sul diritto allo studio? Il quesito è stato posto da Massimo Vizzardi (Azione Italia Viva) a fronte dell’incremento del fabbisogno finanziario del valore delle borse, stabilito a livello statale, e della necessità di aumentare I fondi da dedicare al Diritto allo Studio Universitario. Sarà convocato entro la fine di gennaio il Comitato regionale per il diritto allo studio universitario, che non si riunisce dal 2020 in quanto incompleto nella sua composizione. La rassicurazione è venuta dall’Assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, il quale ha anche ipotizzato di calendarizzare le riunioni dell’organismo consultivo almeno 3-4 volte l’anno.

 

Azzeramento Fondo nazionale DNA (Disturbi della Nutrizione e dell’alimentazione)

Come intende Regione Lombardia ripristinare le risorse indispensabili per i progetti di cura e prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, dopo la decisione del Governo di cancellare il Fondo per il contrasto Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA)? Il tema è sollevato da Carlo Borghetti (PD) in un question time in cui si ricorda che negli ultimi anni i casi di DNA stanno aumentando in maniera esponenziale, interessando fasce sempre più ampie di popolazione: 3,5 milioni le persone in Italia interessate, ed è stimata al 3,3% la percentuale della popolazione italiana affetta da anoressia nervosa o bulimia nervosa e al 7% la percentuale affetta da obesità. Sono 4.000 i decessi all’anno per anoressia nervosa e bulimia nervosa. In Lombardia, nel 2019 i minori affetti da disturbi alimentari e presi in carico dal servizio sanitario lombardo sono stati circa 1.500 e 3.000 gli adulti, ma si stima coinvolga circa 500mila persone sull’intera popolazione lombarda (dati Fondazione The Bridge).

Sarà il Piano socio sanitario regionale, che inizierà il suo iter in Commissione dopodomani, a dare tutte le risposte alla problematica. Lo ha annunciato l’Assessore al Welfare, Guido Berolaso, che ha comunque confermato la disponibilità per il 2024 di oltre 6 milioni di euro, fondi sia nazionali che regionali, per attivare i servizi per il trattamento della grave patologia. “Rimane tuttavia – ha aggiunto Bertolaso – il problema del reperimento del personale medico adeguatamente formato. Il tema del disagio giovanile e delle sue ricadute è comunque un’assoluta priorità per Regione Lombardia”.

 

Quota di compartecipazione al Servizio sanitario nazionale a carico dei lavoratori frontalieri lombardi.

La legge di Bilancio di previsione dello Stato per il 2024 introduce una quota di compartecipazione al Servizio Sanitario Nazionale per i frontalieri che utilizzano il servizio sanitario italiano. La legge stabilisce che la Regione di residenza definisca annualmente la quota di compartecipazione familiare, con un minimo del 3% e un massimo del 6% del reddito netto, destinando le somme al sostegno del servizio sanitario delle aree di confine. Secondo il Consigliere Angelo Orsenigo (PD) che ha proposto l’interrogazione, l’articolo risulta incompatibile con l’Accordo del 2020, evidenziando il rischio di conflitti finanziari regionali; Orsenigo ha chiesto alla Giunta regionale di chiarire se intende applicare il prelievo sui redditi dei lavoratori frontalieri lombardi in Svizzera.

Si tratta di una norma statale che va assolutamente applicata e di cui mi attesto la responsabilità – ha risposto l’Assessore regionale al Welfare Guido Berolaso -. Si tratta, infatti, di una giusta forma di compensazione per contenere l’emorragia di personale medico ed infermieristico, formato a spese dello Stato, e che svolge l’attività lavorativa nella più remunerativa Confederazione elvetica. A fronte di ciò, inoltre, i cittadini italiani che lavorano in Svizzera preferiscono comunque farsi curare dal nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

 

Sviluppo del traffico merci per gli aeroporti del bacino padano

Nella sua interrogazione il Consigliere Onorio Rosati (AVS) ha chiesto al Presidente della Regione e all’Assessore competente se per il piano di sviluppo “Aeroporto di Milano Malpensa – Masterplan 2035” sono stati presi in considerazione i piani di sviluppo degli altri aeroporti del bacino padano attivi nel traffico commerciale aereo, come per esempio Montichiari e Parma, e se questi piani di sviluppo sono coerenti con le previsioni complessive di traffico al 2035.

L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi, ha confermato che il Piano di Malpensa è stato valutato e si basa su adeguate analisi di previsioni di traffico: “Sono numeri fondati. Tengono conto dell’attività attuale e delle previsioni di sviluppo futuro; sono stati aggiornati a seguito della pandemia e sono coerenti con l’attività degli aeroporti vicini”. L’Assessore ha infine ricordato che all’Aeroporto di Malpensa transitano il 65% delle merci che viaggiano per via aerea.

 

Azioni di Regione Lombardia sul sistema infrastrutturale per la competitività

Quali azioni Regione Lombardia intende mettere in atto per mantenere elevata la competitività del sistema lombardo, soprattutto in termini di innovazione e infrastrutture, con particolare riferimento alle tempistiche di realizzazione delle importanti opere preventivate per le Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina, per le quali si teme un ritardo nell’avvio dei lavori? Il quesito è stato posto dal Consigliere Gian Mario Fragomeli (PD) sulla base di una graduatoria internazionale, che vede la Lombardia come Regione italiana più competitiva (al 98esimo posto su 234 regioni).

L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi ha elencato gli investimenti e le opere sottolineando che “tutto si può dire tranne che alla Regione Lombardia manchi la volontà di trovare risorse e di recuperarne di ulteriori per fronteggiare l’aumento dei costi che ha colpito tutto il settore delle infrastrutture”. L’Assessore ha concluso chiedendo di non mettere sempre in discussione le prospettive di crescita della Regione e delle imprese presenti sul territorio.

 

Stop progetto ciclabile del Garda e messa in sicurezza della SS45BIS

Agire in ogni sede al fine di bloccare l’attuale progetto di ciclovia del Garda e avviare un tavolo interistituzionale per la messa in sicurezza della SS45BIS. Lo chiede in un question time la Consigliera Paola Pollini (M5S), evidenziando le criticità infrastrutturali del progetto.

L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi ha ribadito che Regione Lombardia crede molto in questo tipo di mobilità. “Abbiamo messo diverse risorse – ha detto in Aula – non solo per potenziare ciclovie di carattere nazionale ma anche quelle più locali. Quindi non posso che essere contraria a un eventuale blocco del progetto e anzi la Regione continuerà convintamente”. Quanto alla statale 45BIS, Terzi ha poi sottolineato che “c’è grande interlocuzione con Anas per progettare gli interventi necessari”.

 

Chiarimenti sull’apertura di nuovi CPR sul territorio

I Consiglieri del Patto Civico Luca Paladini e Michela Palestra hanno interrogato il Presidente della Regione per sapere se, alla luce delle gravi criticità emerse sui CPR come luogo della detenzione e dell’oblio, all’interno dei quali avvengono continue e ripetute violazioni dei diritti umani, non ritenga di dare il suo diniego sull’apertura di nuovi CPR sul territorio lombardo.
I CPR sono strumenti essenziali, pilastri per mantenere l’ordine e la sicurezza dell’ordine pubblico: dove si evidenziassero irregolarità queste vanno contrastate e condannate”. Questo quanto riferito dal Sottosegretario Mauro Piazza il quale ha anche sottolineato come il loro aumento può favorire un minor sovraffollamento e un più dignitoso rispetto dei diritti umani.

 

Accesso ai percorsi di formazione abilitanti e regolamentati ASA e OSS

L’interpellanza a firma del Consigliere Davide Casati (PD) ha chiesto all’Assessore competente di valutare modifiche temporanee alle disposizioni sulla valutazione dei titoli di studio per favorire l’accesso ai percorsi formativi ASA, semplificando le procedure burocratiche e incentivando la partecipazione ai corsi formativi ASA e OSS, per far fronte all’aumento delle richieste.
Si tratta di un tema centrale del mio assessorato – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Simona Tironie che non abbiamo trascurato, facendocene carico”. Tra le prime misure adottate per facilitare l’accesso ai corsi di formazione alcune deroghe straordinarie e sperimentali in attesa di un nuovo provvedimento, di cui si discuterà già dalla prossima settimana in un gruppo di lavoro composto da esperti di formazione e di management per trovare nuove strategie.

 

(testi a cura di T. Arena e A. Buzzetti)







Written by: Radio TSN

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