Bambini: «Dopo i primi incontri territoriali (oggi quello di Chiavenna), nuove date in calendario»
Coldiretti Sondrio annuncia il ritorno a Bruxelles «per difendere le istanze delle nostre imprese»
“Dagli incontri territoriali che abbiamo iniziato la scorsa settimana emerge l’orgoglio di un’agricoltura alpina pienamente consapevole delle proprie potenzialità e unicità. Un comparto che vuole essere competitivo e intende farsi trovare pronto all’appuntamento olimpico del febbraio 2026, conscio dell’apporto determinante che può dare e ricevere facendo fronte comune con il turismo. Coldiretti è pronta ancora una volta a raccogliere le voci delle imprese e a farsene carico di fronte alle follie Ue che minacciano l’agricoltura nazionale, valtellinese e chiavennasca, insieme ad altri problemi sempre più gravi e pressanti come l’assedio della fauna selvatica Per questo gli incontri sono proseguiti anche questa settimana e, anzi, ne stiamo calendarizzando di nuovi”.
Così Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio, nel fare il punto sul confronto con i soci che, da un capo all’altro della provincia di Sondrio, va intensificandosi con un fitto calendario di incontri: “Occasioni per parlare dei risultati già ottenuti, ma anche e soprattutto per confrontarsi sui problemi che interessano le singole filiere e sulle prossime battaglie da combattere” aggiunge il direttore della federazione provinciale Giancarlo Virgilio.
Dopo i primi incontri tenutisi a Colorina, Livigno, Delebio, Chiuro, Lanzada, Tirano, Bormio, oggi (giovedì 22) è stata la volta di Chiavenna mentre martedì prossimo sarà di nuovo la volta di Sondrio.
Ma intanto, lunedì prossimo, 26 febbraio, Coldiretti Sondrio tornerà a Bruxelles con una delegazione.
“È importante che di fronte alla crisi dei prezzi ci sia una perfetta conoscenza dei fatti e delle situazioni che riguardano le imprese agricole ed il contesto non solo nazionale in cui ci si trova. Il confronto e il dialogo con gli associati qui in provincia sono costanti e trovano ora una ulteriore occasione di approfondimento perché – afferma il presidente Bambini – è opportuno e necessario che tutti conoscano in modo corretto le vicende che oggi vedono i temi dell’agricoltura in evidenza su tutti i mezzi di comunicazione, anche se a volte con forzature e distorsioni che occorre ricondurre al vero”.
“La decisione di tornare a protestare a Bruxelles – aggiunge Bambini – fa seguito alla prima protesta delle scorse settimane. Un’azione che ha portato alle prime risposte su una parte delle follie europee (dalla Pac alla genetica sino alle risorse per le calamità), mentre a livello nazionale dopo l’incontro con il Governo dello scorso 9 febbraio, c’è stato un significativo passo in avanti su diversi temi con impegni sulla fiscalità, le filiere, sul funzionamento del decreto contro le pratiche commerciali sleali, alle problematiche su fauna selvatica, risarcimenti per eventi calamitosi e sistema assicurativo. Siamo consapevoli che resta ancora molto da fare e per questo il nostro impegno deve continuare e deve rappresentare al meglio le giuste richieste delle imprese agricole. Anche questo il motivo dei nostri incontri: ascoltare, aggiornare ed informare”.
“Il nostro impegno – conclude il direttore Virgilio – è consolidato e viene da lontano, da un percorso che ha generato prima di tutto la riconoscenza della società intera per il settore agricolo e ha contribuito a lanciare il made in Sondrio agroalimentare. Un radicamento alle specificità territoriali su cui si innestano gli altri macrotemi che da anni Coldiretti ha affrontato e risolto a più ampio raggio: dal no al cibo sintetico alle etichette d’origine per tutti gli alimenti, al decreto contro le pratiche commerciali sleali, solo per citarne alcuni. Gli incontri con la base associativa, sono dunque l’occasione ed il momento per chiarire le posizioni, fare proposte, ripercorrere i tanti momenti che Coldiretti Sondrio rivendica con giusto orgoglio ed attaccamento ai propri colori, alla propria bandiera, ai propri principi”.
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