Anche se può essere prematuro stilare dei primi bilanci per il turismo invernale in Valmalenco, possiamo affermare che la Valle del Mallero ha visto un segno positivo negli arrivi legati ad una vacanza in montagna all’inizio del 2024.
La preferenza, per dirla tutta, nel 80% del campione analizzato, è per uno short break con solo due pernottamenti, insomma il classico week end lungo con gli sci ai piedi. Un altro 14% ha optato per una vacanza breve di 3-5 giorni mentre la classica settimana bianca, quella che prima del 2000 era irrinunciabile per il ceto medio, oggi se l’è potuta permettere solo il 6% dei turisti che hanno scelto una vacanza bianca. Una semplice fotografia che si è rilevata per il primo trimestre 2024 (dicembre/febbraio) dall’indagine interna perfezionata dal Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco. Per questi winter break la spesa media per persona è stata di 350 euro e per alloggiare la scelta è caduta soprattutto su b/b o appartamenti ad affittanze brevi.
Non si appanna inoltre il mito della vacanza in montagna con gli sci sempre ai piedi. I due terzi degli appassionati dice che lo scopo principale della vacanza in quota è per fare gli sport sulla neve. Se si esclude un 32 % che almeno ha menzionato, tra le proprie attività le gite e le escursioni naturalistiche – vicine, assimilabili alle attività sportive – il popolo dei vacanzieri in Valmalenco ha obiettivi oltre che “agonistici”, nella ricerca del riposo, del relax e del buon cibo.
L’inverno per molti turisti significa trascorrere giornate sulla neve. Tra gli appassionati il 30% non ha modificato le proprie abitudini rispetto agli scorsi anni: il restante 70% ha voluto adottare, dove possibile, strategie di contenimento della spesa.
Comunque, a conti fatti, il peso dell’inverno sui conti, resta importante. I dati indicano che oltre il 70% del valore aggiunto del turismo viene generato in inverno, in maniera particolare durante le festività e nel mese di febbraio, trainato anche da un perfetto sistema nella ski area.
“Cominciare in questo modo è sempre di buon auspicio – dice Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco – ma sappiamo anche che non è sempre stato così negli anni passati. È un buon inizio, ma dobbiamo vedere come andrà avanti, soprattutto se le temperature non rimarranno adeguate per poter mantenere l’alto livello delle piste del Palù.
Gli Italiani e soprattutto i lombardi continuano ad amare lo sci. Sono loro, infatti, gli ospiti più fedeli della nostra destinazione. Finora, né l’inflazione, né il cambiamento climatico, sembrano aver avuto un impatto sul turismo invernale in Valmalenco. Ma come sempre saranno il meteo e la neve a decidere sul successo della stagione invernale.
Informazioni: Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco
Roberto Pinna
Direttore Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco
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