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ARPA. Bollettino neve e valanghe mercoledì 06 marzo 2024

today6 Marzo 2024 122

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PERICOLO VALANGHE DI MERCOLEDÌ 06 MARZO 2024.
NUVOLOSO CON RESIDUE PRECIPITAZIONI SPARSE. PERICOLO VALANGHE 3 MARCATO SU RETICHE,
ADAMELLO, OROBIE E PREALPI, 2 MODERATO SUL VARESOTTO E 1 DEBOLE SULL’APPENNINO
PAVESE.

Zone: Retiche Occidentali, Retiche Centrali, Retiche Orientali, Adamello, Orobie, Prealpi Lariane, Prealpi
Bergamasche, Prealpi Bresciane.

Manto nevoso vecchio in progressivo assestamento e consolidamento. Le nuove nevicate e l’azione del vento
hanno comportato un mascheraramento e sovraccarico degli accumuli presenti oltre il limite boschivo. Il
distacco è possibile già con un debole sovraccarico generando valanghe anche di grandi dimensioni. Attività
valanghiva spontanea in ripresa, con possibili distacchi a lastroni di superficie di medio-grandi dimensioni; sui
pendii soleggiati e, in generale, a quote medio basse distacchi di fondo di neve bagnata.

Approfondimento nivo e meteo.

La depressione responsabile delle ultime precipitazioni si va allontanando verso Sud-Est, ciò favorisce un temporaneo
miglioramento delle condizioni meteorologiche. Nel dettaglio, oggi avremo una parziale diminuzione della copertura nel
corso della mattina; nel pomeriggio ancora nuvoloso o molto nuvoloso su Alpi e Adamello, velato altrove. Precipitazioni
residue sparse in mattinata e, nel pomeriggio, nevischio solo sui settori più orientali e lungo le creste di confine. Quota neve
a 1300-1500 metri su Alpi e Prealpi, 1000-1200 metri in Appennino. Nuovi accumuli previsti di pochi cm. Venti in quota forti
dai quadranti orientali in progressivo indebolimento; in valle, ventilazione settentrionale debole o moderata.
Nel corso delle ultime 24 ore sono caduti 15-25 cm di di neve fresca sui settori prealpini , Orobie meridionali ed Adamello;
25- 35 cm su Retiche e Orobie Valtellinesi. La nuova neve si è depositata su un manto nevoso che al di sotto dei 2000 m si
presenta inumidito e bagnato per tutto lo spessore, in queste aree la problematica principale continua ad essere
rappresentata dai fenomeni di scivolamento basale del manto (glide). In terreno alpino, oltre i 2000 m, la nuova neve ha
incrementato e mascherato i lastroni soffici presenti, rendendone difficoltosa l’individuazione in quanto confondibili con
situazioni di neve a debole coesione. Tali lastroni potranno cedere con un debole sovraccarico soprattutto nelle zone più
soggette a deposito. Attività valanghiva spontanea in aumento soprattutto nel corso delle ore più calde della giornata;
saranno possibili numerosi distacchi di superfice di medie dimensioni e in singoli casi anche grandi. In ambito prealpino
ed in generale alle quote medio basse le criticità continuano ad essere legate a fenomeni di scorrimento basale del manto
nevoso con possibili distacchi di fondo.







Written by: Radio TSN

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