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Le celebrazioni della Festa della Liberazione a Sondalo

today30 Aprile 2024 132

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Venerdì 26, Sondalo ha festeggiato il 79° Anniversario della Liberazione, con la partecipazione e collaborazione dell’ Anpi Sondrio, le associazioni d’arma, don Mario Bagiolo alla sua prima cerimonia pubblica, il Comando dei Carabinieri di Sondalo, diversi cittadini e soprattutto gli alunni delle classi di IV della Scuola Primaria e di I e II della Scuola Secondaria, accompagnati dalle insegnanti. Alla Cerimonia hanno preso parola, dopo il discorso del Sindaco e la benedizione, anche il Presidente dell’ANPI di Sondrio, Egidio Melè che ha omaggiato, con l’Amministrazione, tutti gli alunni di una copia della “Costituzione dei ragazzi” e Francesca Zappa, figlia del Comandante Franco Zappa “Foglia” partigiano e comandante della Brigata Stelvio, che ha letto la “Preghiera del Ribelle” di Teresio Olivelli e una poesia di Piero Calamandrei, tra gli artefici della Costituzione repubblicana. Dopo la Cerimonia al sagrato della Chiesa di S. Maria Maggiore gli alunni sono stati accompagnati dal Sindaco, dall’Assessore Luca Della Valle e dai rappresentanti delle Associazioni Alpini e Marinai di Sondalo, alla stele ai Caduti in Pz. della Repubblica e al monumento ai marinai, davanti al municipio, mentre una delegazione ha raggiunto le Prese per deporre l’omaggio floreale al monumento della frazione.
“Oggi è un giorno in cui riflettiamo sul coraggio e sulla determinazione di coloro che hanno lottato per liberare la nostra patria dall’oppressione e dall’ingiustizia, per regalarci un presente e un futuro di libertà e democrazia, ripudiando il fascismo in ogni sua forma. Infatti questa 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 è 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑙’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑓𝑢 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑔𝑖𝑜𝑔𝑜 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑡𝑎, 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑒 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖, 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑔𝑖𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒, 𝑢𝑛𝑖𝑡𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑒𝑚𝑖𝑐𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒. È un onore per me poter condividere questo momento con tutti i presenti, in particolare con i giovani studenti che sono il futuro della nostra comunità; la vostra partecipazione, è una testimonianza del rispetto per la storia del nostro paese. Il 25 aprile è una giornata di ricordo, ma anche di rinnovata speranza. Ci insegna che anche nei momenti più bui, la determinazione e il coraggio possono portare alla vittoria della giustizia e della libertà. Ci ricorda che ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, di difendere i valori in cui crediamo e di combattere per un mondo migliore e per la libertà di ciascun individuo. Q𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 “𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀” 𝑐ℎ𝑒 talvolta 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑎, 𝑚𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎, 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜, 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜. Oggi, mentre ricordiamo coloro che hanno sacrificato tanto per la nostra libertà, dobbiamo anche impegnarci a difendere e a preservare quei valori per cui hanno lottato. Dobbiamo essere vigili contro ogni forma di intolleranza, discriminazione e oppressione. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una società e una comunità basata sulla solidarietà, sull’uguaglianza e sul rispetto reciproco e sulla pace. Purtroppo, non possiamo dimenticarci che nel Mondo sono ancora in corso numerose guerre, con molte vittime innocenti. Q𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑒𝑙𝑒𝑏𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 quindi anche 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑝𝑢𝑑𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝐺𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑜𝑓𝑓𝑒𝑠𝑎 e ricordarci di quanto è importante guardare 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 per evitare di commettere gli 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜. Ai nostri giovani studenti, vi incoraggio a essere i custodi della memoria, a studiar, con i vostri insegnanti, la storia del nostro paese, a riflettere sui suoi insegnamenti e a impegnarvi per un futuro migliore. Perché voi rappresentate la speranza, la forza e la determinazione di domani. Insieme, possiamo onorare il passato, vivere il presente e costruire un futuro di pace, libertà e prosperità per tutti. 𝐵𝑢𝑜𝑛 𝑋𝑋𝑉 𝑎𝑝𝑟𝑖𝑙𝑒”. Il Sindaco Ilaria Peraldini e l’Amministrazione comunale.
25 𝑎𝑝𝑟𝑖𝑙𝑒 1945
𝑅𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎, 𝑜 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑎
𝐸 𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑙𝑎 𝑎𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖
𝐸 𝑎𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖
𝑅𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜
𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑝𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎
𝑆𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜
𝐷𝑎𝑙𝑙’𝑜𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒
𝐸 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜
𝐿𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑒 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑖
𝐶ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑖, 𝑛𝑒𝑖 𝑏𝑜𝑟𝑔ℎ𝑖 𝑒 𝑖𝑛 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑙𝑢𝑜𝑔𝑜
𝑆𝑏𝑎𝑟𝑟𝑎𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑣𝑎𝑠𝑜𝑟𝑒
𝑁𝑒́ 𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑟 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑖
𝑁𝑒́ 𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑟 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒
𝐶𝑜𝑠’𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑚𝑜
𝐸 𝑖𝑙 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜
𝐸 𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎
𝐿𝑒 𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑒, 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑔𝑖, 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑠𝑒𝑟𝑖𝑎
𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑜𝑠𝑐𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑚𝑏𝑒 𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑎𝑑𝑟𝑖
𝑅𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝐵𝑢𝑐ℎ𝑒𝑛𝑤𝑎𝑙𝑑
𝐷𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑔𝑎𝑠, 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑚𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖
𝐸 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜
𝑆𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎 𝑎𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖
𝐸 𝑎𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑡𝑢𝑜𝑖 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖
𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑙’𝑜𝑑𝑖𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑢𝑟𝑖
𝑀𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑏𝑒𝑛 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒
𝑆𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀
𝐸 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑙𝑎
𝐸 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑎
𝐸 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑑𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒






Written by: Radio TSN

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