Non poteva avere s svolgimento migliore la festa che si è regalata lo sci club Retiche Ski di Tirano per i suoi primi 50 anni di storia.
Una location affascinante e spettacolare, resa ancora più bella grazie alla giornata di sole splendente: la Tenuta “La Gatta” di Bianzone, dove, ospiti della casa vinicola Triacca, gli invitati si sono riuniti sabato 11 maggio 2024 per un pranzo conviviale e commemorativo della lunga storia del club.
Una cornice unica per un evento speciale per lo sci club guidato dal Presidente Danilo Tam, ben coadiuvato dai due past president Lino Garbellini e Franco Gusmeroli e dai consiglieri attuali e passati: la festa per il mezzo secolo di attività di una delle associazioni più importanti del panorama sportivo tiranese.
Tanti gli ospiti, in primis i numerosi amici del club che ne hanno animato la vita sociale per tanti anni, dai consiglieri che si sono succeduti nel tempo, ai responsabili dei servizi di guardiaporte, servizio centrale nella vita del Retiche, ai tanti amici soprattutto di Santa Caterina Valfurva ed Aprica che hanno condiviso la strada del club per decenni.
La giornata sia è aperta con l’interessante visita guidata alle cantine “La Gatta” impreziosita dai tanti curiosi aneddoti proposti dalla guida Francesca, a seguire l’aperitivo nello splendido giardino fiorito della Tenuta, circondati dai profumi e dai colori della primavera.
Si è poi entrati nel vivo della celebrazione, perchè in fondo di questo si è trattato, un giusto tributo all’impegno lungo 50 anni dei soci e dei vertici dell’associazione.
La giornata infatti si è aperta con il giusto riconoscimento a chi ha reso possibile questa lunga storia fatta di sport e amicizia, come recita lo slogan del Retiche, ossia i presidenti Danilo Tam, Lino Garbellini e Franco Gusmeroli che hanno raccolto l’eredità preziosa e impegnativa del fondatore dello Sci Club Alpi Retiche Tirano, Egidio Vido, nome prestigioso nel panorama sportivo e turistico italiano. Vido, tiranese, uomo di sport, è stato una delle anime del turismo invernale in alta Valtellina all’interno del progetto di promozione territoriale voluto già alla fine degli anni ’50 dalla società F.A.V. (Ferrovie Alta Valtellina) che mirava ad incrementare le presenze turistiche e a promuovere le skiaree di Bormio, Santa Caterina Valfurva e Livigno.
All’interno di questo quadro si inseriva anche una nuova proposta turistico-sportiva: l’organizzazione di gare di sci che avrebbero portato sulle piste delle nostre skiaree numerosi atleti e turisti impegnati tra i pali, allora ancora in legno. Serviva però una nuova figura per gestire tale attività, quella dei guardiaporte, soggetti ora un pò meno presenti nelle gare ma allora fondamentali per garantire la correttezza delle competizioni e la manutenzione dei tracciati di gara. Vido individuò in un gruppo di giovani tiranesi già dalla metà degli anni 60 le persone adatte, la proposta era semplice: fate “servizio” sulle piste da sci ed in cambio avrete lo skipass stagionale gratis. Affare fatto! E da questo spunto nasce nel 1974 lo Sci Club Alpi Retiche Tirano che aveva come principale attività proprio quella di gestire il servizio di guardiaporte a Santa Caterina Valfurva, ma anche in altre località dell’alta Valle.
Sono i tempi dei primi Campionati Italiani di Sci in Valtellina prima a Santa Caterina nel 1968 ma poi, proprio organizzati dall’Alpi Retiche, di Aprica nel 1977, poi ancora nel 1984, fino all’evento che è rimasto nel cuore di molti di noi, i primi Mondiali di Sci a Bormio nel 1985. In seguito le mitiche finali di Coppa del Mondo del 1995 con la vittoria della Coppa assoluta da parte di Alberto Tomba e di nuovo i mondiali nel 2005. Competizioni in cui si partecipava, diciamo così, ma ci sono stati anche tanti eventi organizzati direttamente dallo sci club, come i “Campionati Tiranesi” che negli anni 80 e 90 vivevano di sfide su un circuito di 4 gare ed un parallelo finale sulle piste di Santa Caterina e Livigno, e poi il “Gigantone del Sobretta” nel 1993, la festa Snow Smile del 1997 per festeggiare le grandi vittorie mondiali di Deborah Compagnoni, e tanto altro.
Tra il tanto altro anche le attività “extra neve” come le feste di carnevale, le feste di Natale con scopo benefico nel contesto delle manifestazioni del “Cuore di Tirano” o altre cene ed eventi con raccolta fondi a favore di attività benefiche come quelle in Africa grazie agli amici Lorenzo Baruffaldi e Peter Tagliente, anche loro presenti alla festa.
Un aspetto fondamentale, ma spesso sottovalutato, e che è stato messo in evidenza durante la giornata è il valore sociale dell’attività del Retiche Ski, denominazione assunta nel 1992 raccogliendo l’eredità dell’Alpi Retiche ossia la possibilità data per 50 anni ai tiranesi di avvicinarsi allo sci grazie agli skipass gratuiti per guardiaporte e famigliari. Un valore sociale, la possibilità di fare sport, ma anche economico, risparmiando il costo degli skipass, che ad oggi potrebbe essere valutato in 5-6 milioni di euro risparmiati in 50 anni dalle famiglie rendendo così possibile la crescita di almeno 4 generazioni di sciatori tiranesi.
Davvero tante le attività organizzate: corsi di sci per bambini sulle nevi di Aprica e Santa Caterina, corsi di ginnastica pre sciistica per ragazzi e adulti, gite sociali sia sulla neve che verso mete italiane ed estere a testimoniare la profonda amicizia che lega i soci.
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