È stato ufficialmente sottoscritto oggi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il verbale di accordo sindacale relativo alla crisi della società Melavì, storica azienda valtellinese operante nel settore agroalimentare.
CIGS per cessazione attività fino a dicembre 2025
L’accordo prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per cessazione dell’attività aziendale nel periodo compreso tra il 1° maggio 2025 e il 31 dicembre 2025, come previsto e finanziato dalla Legge di Bilancio 2025.
Sono 18 i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, tra operai e impiegati a tempo indeterminato, per i quali la società ha già avviato le pratiche per ottenere il pagamento diretto da parte dell’INPS.
Ricollocamento e distacco temporaneo dei lavoratori Melavì
Nel tentativo di mitigare l’impatto occupazionale di questa grave crisi aziendale, l’accordo prevede l’utilizzo dello strumento del distacco temporaneo: i dipendenti potranno essere ricollocati presso altre aziende locali, instaurando un rapporto di lavoro temporaneo. Alla scadenza di tale contratto, il lavoratore potrà rientrare nel regime di CIGS, fino alla scadenza definitiva del 31 dicembre 2025.
Dopo la CIGS, scatteranno i licenziamenti collettivi
L’accordo, pur offrendo una temporanea tutela sociale, sancisce in modo inequivocabile il destino dei dipendenti Melavì: dal 1° gennaio 2026 saranno avviate le procedure per i licenziamenti collettivi di tutto il personale ancora in forza.
Una crisi che colpisce il territorio
La chiusura di Melavì rappresenta un duro colpo per il tessuto economico della provincia di Sondrio e dell’intera Valtellina. Le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali sono ora chiamate a uno sforzo congiunto per favorire la ricollocazione dei lavoratori e minimizzare l’impatto sociale di questa ennesima crisi aziendale.
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