Confermata in Appello la condanna per un uomo accusato di stalking e calunnia: “ricorso infondato”

Nota stampa – riceviamo e pubblichiamo:

Era stato condannato nel 2024 a due anni e quattro mesi di reclusione per stalking nei confronti di una donna e per aver calunniato un brigadiere dei carabinieri, Polo Valerio, causandone all’epoca il trasferimento, entrambi difesi dall’avvocato Francesco Romualdi.

In seguito alla notizia della condanna apparsa sulla stampa, aveva replicato proclamandosi innocente, pronto a fare appello avverso la sentenza e pronto pure a organizzare comizi pubblici con una fantomatica associazione contro le ingiustizie, nell’ambito dei quali avrebbe reso noti degli illeciti.

Ebbene, nelle scorse settimane, la Corte di Appello di Milano ha confermato la sentenza di condanna di Claudio Mautone, definendo “totalmente infondato” il suo ricorso. Non si sono visti comizi né scottanti rivelazioni.

Soddisfatto il brigadiere Polo, cui la giustizia ha restituito la propria onorabilità:
“Ho subito un blocco della mia carriera a causa di questo individuo, ma ho sempre avuto la massima fiducia nella magistratura e nell’Arma dei Carabinieri cui ho dedicato la mia intera esistenza con onore e fedeltà. Immagino che Mautone (…)  proverà anche a fare ricorso in cassazione ma, come si dice in questi casi, il tempo è galantuomo: prima o poi sconterà la sua pena”.

Non commenta l’avvocato Romualdi, pure oggetto degli strali di Mautone:
“ma non perché tema qualcosa, solo non ho tempo di star dietro al signor Mautone, e poi il tempo è veramente galantuomo…”.