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Piano Strategico Territoriale per Como, Lecco e Sondrio: il futuro dell’area del Lario, Valtellina e Valchiavenna

today30 Settembre 2025 55

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Como, Lecco e Sondrio, 29 settembre 2025 – Presentato oggi a Lariofiere il nuovo Studio Strategico Territoriale “Il futuro dell’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna: una visione di co-sviluppo”, promosso da Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio in collaborazione con TEHA Group.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di istituzioni, stakeholder e numerose imprese delle tre province, definisce una visione di lungo periodo per lo sviluppo economico, infrastrutturale e sociale dell’Alta Lombardia.


Un percorso condiviso per l’“Area Vasta” dell’Alta Lombardia

Il piano strategico è frutto di un lavoro durato quasi due anni, con il coinvolgimento di oltre 200 rappresentanti istituzionali e imprenditoriali, cinque tappe di roadshow e numerosi focus group. L’obiettivo: individuare i driver di crescita, rafforzare le sinergie tra Como, Lecco e Sondrio e trasformare il territorio in un polo competitivo a livello regionale e internazionale.

Secondo lo studio, l’area vasta Como-Lecco-Sondrio rappresenta:

  • 1,1 milioni di abitanti (11,1% della Lombardia)

  • 80.000 imprese attive

  • 34 miliardi di valore aggiunto (8,2% regionale)

  • 9 miliardi dal manifatturiero (10,9% regionale)

  • 8,4% dell’export lombardo


Le filiere chiave dello sviluppo territoriale

Lo studio individua sei settori strategici in cui Como, Lecco e Sondrio eccellono:

  • Metallurgia (4,2 miliardi di fatturato)

  • Meccatronica (oltre 4.400 imprese)

  • Moda e tessile serico (2,1 miliardi di fatturato)

  • Arredo e design (25% delle imprese lombarde del settore)

  • Agroalimentare e vini della Valtellina (1 miliardo di export)

  • Turismo (7,3 milioni di presenze annue)


Infrastrutture e collegamenti: le priorità per Como, Lecco e Sondrio

Il piano sottolinea la necessità di interventi infrastrutturali per migliorare la competitività del territorio:

  • potenziamento delle statali SS36, SS340, SS639

  • completamento della rete ferroviaria (ancora all’80% a binario unico nel Lecchese)

  • sviluppo di piattaforme intermodali ferro-gomma connesse alle reti TEN-T

  • soluzioni per la galleria del Monte Piazzo e il traforo del Mortirolo

  • rafforzamento dei collegamenti con gli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio

  • progetti per la mobilità sostenibile e smart

Queste azioni saranno decisive anche in vista delle Olimpiadi Invernali in Valtellina 2026, occasione unica per valorizzare il turismo sostenibile e la destagionalizzazione.


Turismo e montagna: verso un comprensorio sciistico unico

Lo Studio propone la creazione di un grande comprensorio sciistico integrato che colleghi Livigno, Bormio, Santa Caterina Valfurva e Cima Piazzi – San Colombano.
Il progetto prevede l’ampliamento delle piste da sci da 200 km a oltre 315 km, con la realizzazione di 10 nuovi impianti. Un intervento che rafforzerebbe la competitività dell’Alta Valtellina rispetto ai principali poli alpini europei, attirando turismo internazionale di fascia medio-alta e offrendo attività estive come trekking ed MTB.


Innovazione e transizione digitale

Grazie ai fondi PNRR (oltre 60 milioni di euro destinati alle tre province), il territorio potrà accelerare sulla transizione tecnologica e digitale, rendendo più competitive imprese e servizi per cittadini e turisti.


Roadmap per il futuro

Il Piano Strategico Territoriale definisce una roadmap in 7 ambiti prioritari:

  1. Rafforzamento del settore manifatturiero

  2. Innovazione tecnologica e digitale

  3. Transizione energetica e sostenibilità ambientale

  4. Potenziamento delle infrastrutture

  5. Turismo e cultura

  6. Capitale umano e formazione

  7. Servizi per la collettività


Conclusione

Como, Lecco, Sondrio, Valtellina e Valchiavenna possono diventare un polo strategico dell’Alta Lombardia, capace di coniugare industria, turismo, innovazione e sostenibilità. Lo Studio Strategico Territoriale rappresenta un passo decisivo per costruire un futuro competitivo e attrattivo, sia a livello regionale che internazionale.







Scritto da: Giuliano Padroni

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