Svincolo della Sassella, il PD interroga il Governo: «Opera necessaria, ma il progetto va rivisto. Serve ascoltare la Soprintendenza e tutelare il paesaggio»
Il Partito Democratico interviene nuovamente sul tema dello svincolo della Sassella, una delle opere inserite nel piano infrastrutturale legato alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, chiedendo al Governo di rivedere il progetto attuale e rispettare le indicazioni della Soprintendenza.
Attraverso un’interrogazione parlamentare, la segretaria regionale del PD, onorevole Silvia Roggiani, in accordo con il Partito Democratico della provincia di Sondrio, ha chiesto chiarimenti ai ministri della Cultura e delle Infrastrutture in merito all’approvazione del progetto definitivo da parte del Commissario straordinario, avvenuta nonostante il parere negativo della Soprintendenza.
Roggiani (PD): «Rispetto delle regole e tutela del paesaggio»
«Siamo favorevoli alla realizzazione dello svincolo della Sassella, infrastruttura strategica per la viabilità della Valtellina, ma non possiamo accettare un progetto che ignora le regole e un parere tecnico vincolante in materia paesaggistica» – ha dichiarato Silvia Roggiani. La deputata chiede al Governo di garantire il pieno rispetto delle competenze della Soprintendenza e di valutare, se necessario, un ricorso al giudice amministrativo: «Le opere olimpiche devono rappresentare un’opportunità, non un precedente che mette a rischio la tutela ambientale sancita dall’articolo 9 della Costituzione».
Iannotti (PD Sondrio): «Opera necessaria, ma non così»
Sulla stessa linea Michele Iannotti, segretario provinciale del PD di Sondrio: «Nessuno mette in dubbio la necessità dello svincolo della Sassella, ma il progetto attuale è impattante e poco funzionale. Nonostante le richieste di revisione da parte della Soprintendenza, Regione Lombardia, Anas e Comune di Sondrio hanno scelto di proseguire senza modifiche. Ora ci troviamo a pochi mesi dalle Olimpiadi con un’opera che, inevitabilmente, sarà pronta solo dopo i Giochi».
Richiesta di revisione del progetto e rispetto delle tutele paesaggistiche
Il Partito Democratico sottolinea la necessità di rivedere il tracciato per evitare sprechi di risorse pubbliche e realizzare un intervento in grado di integrarsi nel paesaggio valtellinese. «È fondamentale – aggiunge Roggiani – che il Ministero della Cultura intervenga tempestivamente per chiarire i limiti dei poteri commissariali e garantire che la tutela del paesaggio non venga sacrificata per recuperare i ritardi accumulati».
Iannotti conclude evidenziando la necessità di una visione complessiva: «Lo svincolo della Sassella deve inserirsi in un sistema viabilistico più ampio, che comprenda anche la rotatoria di Castione Andevenno, altrimenti si rischia di spostare il problema invece di risolverlo. Serve un progetto funzionale, sostenibile e rispettoso delle risorse pubbliche».
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