È stato pubblicato oggi sul Burl (Bollettino ufficiale di Regione Lombardia) il decreto regionale 10455 che approva il bando Recap, una misura inedita proposta dall’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo Risorsa idrica, Massimo Sertori. L’apertura dello sportello sulla piattaforma Bandi online per la presentazione della domanda di adesione è prevista per martedì 12 settembre 2023, la chiusura invece il 14 dicembre.
“Con questa misura di incentivazione – spiega Massimo Sertori – mettiamo in campo una dotazione di 25 milioni di euro, a sostegno di interventi di ristrutturazione e riqualificazione per l’efficientamento energetico di strutture e impianti pubblici, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto, fino al 100% delle spese sostenute. Le risorse sono destinate a interventi su edifici adibiti ad attività istituzionali degli Enti Locali e degli enti gestori dei parchi regionali, con maggiore attenzione per gli edifici più energivori”.
“Continua l’importante lavoro di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio degli enti locali – sottolinea Sertori – al fine di promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas a effetto serra”.
Ogni ente può presentare una sola domanda di contributo per un unico edificio di proprietà o complesso edilizio destinato a sedi dove viene svolta l’attività amministrativa dell’ente, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado oppure biblioteche. Il contributo viene concesso per interventi i cui costi superino i 100.000 euro, fino a un massimo erogabile di un milione di euro per Ente richiedente.
Gli interventi ammissibili consistono nella riqualificazione dell’involucro edilizio, finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche, mediante una ristrutturazione importante almeno di secondo livello e una ristrutturazione almeno di livello medio con un risparmio in termini di EPgl (Energia primaria globale) di almeno il 30% rispetto alla situazione pre-intervento, e, nello stesso tempo, riduca il fabbisogno energetico dell’edificio del 30%. Oltre agli interventi edilizi, quali ad esempio la coibentazione delle superfici esterne, il rifacimento delle coperture, la sostituzione dei serramenti, è incentivata anche la realizzazione di impianti e sistemi per la generazione e la gestione dell’energia da fonti rinnovabili: impianti per il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria a fonti energetiche rinnovabili, sistemi di accumulo, sistemi di ventilazione meccanica controllata, impianti fotovoltaici o di microcogenerazione, sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, sistemi di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione degli impianti tecnologici dell’edificio.
“Gli interventi – conclude Sertori – verranno valutati sulla base, inoltre, anche di criteri di sostenibilità ambientale e resilienza dell’edificio, dell’utilizzo sostenibile di materiali, acqua e suolo, nonché della presenza di certificazioni ambientali”. |