La tradizionale serata di inizio anno, che come da consuetudine dà spazio ai componenti del club, si è trasformata in un’avventura nel deserto.
A portarci virtualmente sulle dune del Sahara è stato il socio Maurizio Forlani che con la moglie Francesca ha condiviso l’incredibile esperienza di gareggiare nel deserto al volante di una Fiat Panda: “Si tratta di una gara di regolarità iscritta al calendario Aci Sport – ha esordito Forlani- aperto sia ai fuoristrada che a tutte le Panda costruite fino al 2003: indenni al traguardo ne sono arrivate soltanto 3 su 23 iscritte e la nostra non era tra queste – ha scherzato l’ospite Forlani – è stata un’avventura in tutti i sensi, sicuramente da rifare.”
La Sahara Racing Cup, che si svolge nel deserto tunisino tra Douz e Tunisi, è senza dubbio una competizione atipica, in cui il nemico principale non si chiama cronometro, bensì orientamento: “La cosa più difficile è stata certamente trovare la strada da seguire – ha spiegato il pilota – si dovevano percorrere dai 70 km al giorno a un massimo di 150, tra tempeste di sabbia e temperature folli; pensate che nella giornata più calda abbiamo toccato 48 gradi all’esterno e 45 nell’abitacolo”.
Un’avventura resa ancora più particolare per il fatto che i due ospiti hanno gareggiato nell’aprile 2021, in pieno periodo COVID: “L’emergenza sanitaria ha costretto l’organizzazione a stravolgere la gara.
Siamo arrivati a Tunisi alle 10 per partire direttamente all’1 di notte.
Abbiamo raggiunto l’accampamento solo alle 12 del giorno successivo, senza nessuna sosta.”
Da lì è iniziata la vera e propria gara: un viaggio di 11 giorni con quasi 5 di isolamento -in seguito alle prove speciali si faceva sempre ritorno in accampamento per evitare contatti e scongiurare qualsiasi tipo di contagio – ma la competizione vera e propria è stata trovare la via da seguire: “La gara è stata molto bella – ha continuato Forlani – anche se molto impegnativa dal punto di vista della navigazione.”
Gli equipaggi partivano distanziati un minuto dopo l’altro, ma nonostante questo le loro tracce si dissolvevano all’istante a causa delle frequenti tempeste di sabbia, che insieme al caldo terribile hanno creato non pochi problemi all’equipaggio valtellinese: “La sera precedente, l’organizzazione forniva il percorso – ha spiegato Forlani – e ci metteva a disposizione anche un radar, anche se a volte era inutilizzabile per via delle tempeste di sabbia.
Per cui si era costretti a usare il Gps, ma spesso si perdeva il segnale e finivamo ovviamente fuori traccia…ci è capitato per ben 3 volte di forare, tant’è che anche mia moglie ha imparato a cambiare le gomme!
Le continue bufere hanno provocato la rottura della frizione che si è bloccata a causa dell’infiltrazione della sabbia – ha continuato – oltre che del cambio e del semiasse.
Ancora oggi mi capita di trovarmi granelli di sabbia all’interno della macchina!”
Ma non è tutto, perché le disavventure non sono finite qui per l’equipe: “È stata un’avventura nell’avventura – ha proseguito Forlani – una volta conclusa la manifestazione, siamo arrivati al porto di Tunisi pronti per imbarcarci verso l’Italia e ci hanno lasciato fermi perché due ore dopo sarebbe scaduto il green pass!
Siamo così stati costretti a dormire a Tunisi, fare un tampone e navigare su una nave Grimaldi al posto di una veloce, arrivando così solo a Salerno.
Ma alla fine siamo riusciti a raggiungere la Valtellina sani e salvi!”
Ciononostante la coppia ricorda questa esperienza come una delle più entusiasmanti della loro vita: “Stiamo già pensando di partecipare un’altra volta -raccontano- e pensare che tutto è nato per una semplice scommessa tra amici al bar!
Dovevamo partire in 20 e siamo rimasti solo io e mia moglie.
Ho persino comprato apposta una Panda per poter partecipare… È eccezionale, mai avrei pensato che con un mezzo del genere avrei potuto fare cose simili!”
La serata conviviale, trascorsa presso il ristorante Da Nello a Ponte in Valtellina, è stata anche l’occasione per festeggiare gli 85 anni di don Augusto Azzalini, che ha ringraziato i presenti ricordando che “la vita è un dono da celebrare ogni giorno, tant’è che guardando una foto di quando ero piccolo mi sono detto ‘sono praticamente uguale a oggi’”, ha concluso scherzando.
Il Presidente Nicola Tomasi ha invece voluto ricordare i tanti impegni che renderanno il 2023 del Club particolarmente frizzante, in primis i Campionati di sci del Panathlon a Bormio, patrocinati dal Panathlon International e che vedrà proprio il nostro gruppo in cabina di regia: “Sarà un momento -ha chiosato Tomasi – di sport e di condivisione, con la gara di fondo che si svolgerà venerdì 10 marzo e quella di sci Alpino che si terrà l’11 marzo sulla pista Stella Alpina.
Ringrazio il comitato organizzatore, composto da Luigi Azzalini, Giacomo Bradanini e Giorgio Rusconi, che si sta impegnando per far sì che tutto sia perfetto.”
Non solo, il 2023 sarà una data da segnare sull’agenda del sodalizio sondriese perché proprio quest’anno -come ha ricordato il Presidente – sarà anche il 70 esimo di fondazione del Club.
Il gruppo si è dato appuntamento per giovedì 23 febbraio, in cui si parlerà di Campionati CASTA delle truppe alpine.
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